Descrizione
Il sedano nero di Trevi, coltivato in zona fin dal XVII secolo, è uno dei sei Presidi Slow Food dell’Umbria. Le pazienti e secolari cure degli agricoltori locali hanno portato alla creazione di una particolare cultivar di sedano: il sedano nero di Trevi, così detto perché se lasciato crescere senza lavorazioni speciali è molto scuro e legnoso e quindi deve venire interrato per ottenerne l’imbianchimento. La tecnica dell’imbianchimento – chiamata anche eziolamento – deve il proprio nome al fatto che impedisce la produzione di pigmenti fotosintetizzanti, come la clorofilla, portando dunque ad una sbiancatura della pianta. Oltre a questo, ha però anche un effetto determinante sul gusto e sulla consistenza del prodotto, portando un miglioramento alle sue proprietà organolettiche.